Valutazione Qualità Digestiva

    La digestione è un processo lungo che coinvolge molti organi: sapere quali e come vengono coinvolti nel processo digestivo permette di avere un’idea più chiara e precisa di come intervenire in caso di cattiva digestione.
    Le cause principali di una cattiva digestione sono:
  • Cattiva o insufficiente masticazione;
  • Carenza di enzimi digestivi;
  • Assunzione di bevande zuccherate e alcoliche che modificano il fisiologico pH dello stomaco;
  • Assunzione eccessiva di grassi e proteine animali nello stesso pasto;
  • Allergie, intolleranze a glutine e lattosio, reazioni avverse agli alimenti IgG-mediate possono interferire con la digestione;
  • Attività fisica o riposo subito dopo i pasti principali.

  • Il Digestion Check comprende valutazioni macroscopiche (aspetto, colore, consistenza, presenza di gas, presenza di materiale indigerito, presenza di sangue occulto, muco), chimiche (pH) e microscopiche (presenza di fibre, proteine, zuccheri e grassi non digeriti, cristalli). L’esame delle feci può quindi rivelarsi di grande aiuto nella valutazione di disturbi digestivi che causano cattiva digestione e interessano l’intestino, il fegato o il pancreas. Eventuali anomalie possono essere originate anche da pasti eccessivi, dall’assunzione di alcuni farmaci come gli inibitori della pompa protonica, da stile di vita stressante e da un’inadeguata o assente attività fisica</strong<.
    Ti consigliamo questo test per la cattiva digestione se hai riscontrato:
  • Dolori di stomaco;
  • Sensazione di sazietà;
  • Flatulenza;
  • Nausea e rigurgiti acidi;
  • Aerofagia;
  • Tensioni addominali;
  • Gonfiore addominale.
    Il test viene effettuato mediante analisi su un campione di feci
    Le feci devono essere le prime del mattino. Raccogliere i campioni a distanza di almeno 7 giorni dall’ultima terapia antibiotica, non assumere lassativi, antidiarroici, antiacidi.
    È sempre buona norma variare la propria alimentazione, senza esagerare con il consumo di zuccheri semplici e carboidrati raffinati.
    È bene introdurre la giusta porzione di fibre (circa 25-30 grammi al giorno), non esagerare con il consumo di grassi e di proteine animali.
    Un’alimentazione corretta e bilanciata favorisce il transito intestinale, il ripopolamento della flora batterica di batteri “buoni” e una migliore condizione di benessere dell’organismo.
    È sempre importante:
  • Limitare la quantità di cibo introdotto ad ogni pasto, per non sovraccaricare lo stomaco e rendere il suo lavoro più difficoltoso;
  • Masticare e deglutire lentamente, in modo da triturare il più possibile il cibo prima che passi nello stomaco;
  • Scegliere il giusto abbinamento di macronutrienti: pasti ad alto contenuto di grassi e proteine sono più difficilmente digeribili, rallentano la digestione;
  • Scegliere il giusto esercizio fisico nel giusto momento della giornata.

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